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LA SALA CONSILIARE

LA SALA CONSILIARE

Chissà se ai promessi sposi, mentre si incamminano nell’aula consiliare prima di essere uniti per la vita, vengono in mente le parole di San Tommaso d’Aquino.

La sua immagine è proprio lì, che domina la parete di fondo della sala, alle spalle del sindaco e di fronte agli sposi, quasi ad osservarli mentre vengono a stringere questo patto indissolubile (o quantomeno lo è nelle intenzioni). Il Dottore angelico chiamava il matrimonio “amicizia al sommo grado” (maxima amicitia), ispirandosi ad Agostino e Giovanni Crisostomo e citando poi il libro della Genesi.

Chissà se ai promessi sposi, mentre si incamminano nell’aula consiliare prima di essere uniti per la vita, vengono in mente le parole di San Tommaso d’Aquino.

La sua immagine è proprio lì, che domina la parete di fondo della sala, alle spalle del sindaco e di fronte agli sposi, quasi ad osservarli mentre vengono a stringere questo patto indissolubile (o quantomeno lo è nelle intenzioni). Il Dottore angelico chiamava il matrimonio “amicizia al sommo grado” (maxima amicitia), ispirandosi ad Agostino e Giovanni Crisostomo e citando poi il libro della Genesi.

Amore, vita insieme e unione nel corpo, con la sintesi di questo legame a dar vita a questa amicizia speciale ed unica, così straordinaria da essere la più elevata.

Una conclusione che era stata frutto di enormi discussioni tra teologi e canonisti su cosa rendesse valido il matrimonio, se l’unione carnale o il consenso. E allora già prima di Tommaso, papa Alessandro III aveva risolto la questione con una formula tanto semplice quanto chiara: “consensus matrimonium fecit, copula perfecit” (“il consenso fa il matrimonio, la copula lo perfeziona”).

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

Amore, vita insieme e unione nel corpo, con la sintesi di questo legame a dar vita a questa amicizia speciale ed unica, così straordinaria da essere la più elevata.

Una conclusione che era stata frutto di enormi discussioni tra teologi e canonisti su cosa rendesse valido il matrimonio, se l’unione carnale o il consenso. E allora già prima di Tommaso, papa Alessandro III aveva risolto la questione con una formula tanto semplice quanto chiara: “consensus matrimonium fecit, copula perfecit” (“il consenso fa il matrimonio, la copula lo perfeziona”).

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

LAICITÀ E SACRALITÀ 

Un’unione intima e totalizzante, che il santo di Aquino teorizzò nel suo linguaggio unico ed irripetibile.

Così esclusivo e prezioso da renderlo tra i più grandi esponenti della filosofia scolastica. Nell’aula consiliare di Monte San Giovanni Campano, in cui stemmi e scudi delle antiche famiglie nobiliari occupano le pareti laterali, non è raro incontrare sposi che decidono di suggellare lì, proprio in quel luogo, la loro unione matrimoniale.

Sarà il richiamo a questa amicizia così elevata, o il desiderio di un’unione laica in un luogo in qualche modo sacro. Sarà la voglia di un posto unico e speciale, dove si riunisce la massima assise civica ma che diventa anche sala per occasioni differenti.

Un’unione intima e totalizzante, che il santo di Aquino teorizzò nel suo linguaggio unico ed irripetibile.

Così esclusivo e prezioso da renderlo tra i più grandi esponenti della filosofia scolastica. Nell’aula consiliare di Monte San Giovanni Campano, in cui stemmi e scudi delle antiche famiglie nobiliari occupano le pareti laterali, non è raro incontrare sposi che decidono di suggellare lì, proprio in quel luogo, la loro unione matrimoniale.

Sarà il richiamo a questa amicizia così elevata, o il desiderio di un’unione laica in un luogo in qualche modo sacro. Sarà la voglia di un posto unico e speciale, dove si riunisce la massima assise civica ma che diventa anche sala per occasioni differenti.