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L’aggressione subita da tre pecore quadricorna, due morte e una ferita, ha funestato ma reso ancor più significativo l’evento “Dal grano al pane” nella fattoria “Il Gallo Larino” di Monte San Giovanni Campano. L’esordio domenicale con l’hashtag #mareverde, area tematica della manifestazione “ViviMonte”, ha mostrato quanto sia rilevante la custodia degli animali speciali, autoctoni e in via di estinzione. Ci si appella, però, anche alla conservazione del lupo.    

L’appello è condiviso da Roberto Dalia, presidente dell’associazione “Il Gallo Larino”, e Roberta Taschera, guida ambientale escursionistica impegnata nell’evento-vetrina nella frazione di Colli. «L’associazione è fortemente scossa dalla grave perdita di due esemplari, visto che detiene oltre cinquanta, la metà dei capi esistenti al mondo – comunicano all’unisono -. Il lupo sta scendendo dalle montagne, molto probabilmente in assenza di cibo, visto che si nutre soprattutto di cinghiali, caprioli e cervi».

Precisano poi: «È un grande predatore essenziale nella nostra penisola per mantenere l’equilibrio del bosco. Bisogna proteggere le greggi. La fattoria “Il Gallo Larino” si doterà di un cane da guardiania e recinti elettrificati, l’unica soluzione per evitare che i lupi vadano a cibarsi di pecore. L’appello è “No alla caccia al lupo”».

Trova la piena condivisione da parte dell’assessore comunale Floriana Belli, delegata alla Cultura e Turismo, curatrice di “ViviMonte” per conto dell’Amministrazione Cinelli. «Un grande successo con tante famiglie e bambini – dichiara -. Davvero una bella riscoperta del legame tra natura, biodiversità, tradizioni e gesti semplici. Massima solidarietà al “Gallo Larino”, al contempo, per l’aggressione contro un gregge così raro. La soluzione, però, non è di certo prendersela con i lupi. C’è bisogno di maggiori controlli, ma questo è sicuramente anche un segno del consumo di territorio. All’attenzione della comunità, condivido appieno l’appello contro la caccia al lupo».